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Basata su una vision innovativa di imprenditori, istituti secondari di secondo grado, enti di ricerca e aziende sanitarie della regione Friuli Venezia Giulia, operanti nel settore life science, la Fondazione Istituto Tecnico Superiore (ITS) per le Nuove Tecnologie della Vita Alessandro Volta viene istituita a Trieste nel 2014, con l’obiettivo di rispondere al fabbisogno formativo del territorio, in particolare nell’ambito biomedicale.  

La Fondazione nasce su un terreno, quello triestino, particolarmente fertile. L’esperienza della progettazione e realizzazione del nuovo ospedale cittadino, quello di Cattinara a inizio anni ’80, vede per la prima volta nel nostro paese le tecnologie biomediche al centro della progettualità. Nasce proprio in questo ospedale il primo servizio di ingegneria clinica italiano e inizia la stretta collaborazione con l’Università degli Studi di Trieste che attiva la scuola di specializzazione in  Ingegneria Clinica che ha formato, nell’arco di trent’anni, la larga maggioranza degli ingegneri clinici del nostro paese. A fine anni ’80 parte un’esperienza imprenditoriale, quella di TBS Group, che sviluppandosi in oltre 20 paesi, porta questa esperienza nel mondo. 

La Fondazione nasce quindi proprio dalla spinta di stakeholder quali TBS Group che, assieme all’Istituto Tecnico Statale A. Volta, Area Science Park, il Comune di Trieste, l’Università degli Studi di Trieste, l’Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina (ASUGI) e l’Azienda Sanitaria Friuli Occidentale (ASFO), che da subito stringono una stretta collaborazione per strutturare un living lab (laboratorio interattivo) in grado di riprodurre fedelmente un ambiente ospedaliero in cui inserire tecnologie e apparecchiature biomediche per esercitazioni pratiche.  Fondamentale è l’apporto del locale mondo della ricerca avanzata che vede ICGEB-International Centre for Genetic Engineering and Biotechnologye ed Elettra-Sincrotrone tra i promotori della Fondazione.

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La costituzione di questo ITS si è realizzata in linea con la prima Smart Specialisation Strategy (S3) del Friuli Venezia Giulia per la programmazione dei fondi strutturali 2014-2020 in riposta alla domanda delle imprese per un’offerta formativa altamente qualificata di nuove ed elevate competenze tecniche in grado di promuovere i processi di innovazione e trasferimento tecnologico. 

La vision innovativa si concretizza nel LAB3 (LABoratory for Advanced Technology in Healthcare REpair Training and Education), fiore all’occhiello della Fondazione e primo esempio in Italia e in Europa di laboratorio dedicato all’alta formazione di tecnici specializzati in ambito biomedico; questo si compone di un laboratorio biomedicale (Sala TAC, Sala RX, sala operatoria) e di un laboratorio di informatica medica. 

Al fine di garantire un ambiente formativo fortemente orientato verso le esercitazioni pratiche, e in linea con l’evoluzione tecnologica legata alle strategie dell’Industria 4.0, la Fondazione ha potenziato le proprie strutture nel 2019 con il LAB3D (LABoratory for 3D print and virtual, augmented and mixed reality), dedicato allo sviluppo di APP, ai sistemi di realtà aumentata, virtuale e mista, alla modellazione e alla stampa 3D.

L’attenzione si è rivolta successivamente alle tecnologie legate alle Telecomunicazioni e alle soluzioni di IoT (Internet of Things) applicate al settore medicale (telemedicina), agroalimentare, ambientale. 

La Fondazione è un soggetto giuridico “no-profit”, a cui partecipano diversi attori pubblici e privati, che opera attraverso progetti in linea con le “Nuove Tecnologie della Vita”. In relazione alle priorità strategiche per lo sviluppo economico del Paese e negli ambiti e secondo le priorità indicati dalla programmazione regionale, la Fondazione persegue le finalità di promuovere la diffusione della cultura tecnica e scientifica e una formazione continua in ambito life science, nonché di sostenere le misure per lo sviluppo dell’economia e le politiche attive del lavoro.